Roma
Orto Botanico
Visita guidata storico naturalistica
Roma
Largo Cristina di Svezia 24
Partecipanti*
Numero max: 20
Numero min: 5
*L'Associazione iLIVE si riserva la facoltà di annullare o modificare la visita in programma nel caso non venisse raggiunto il minimo di partecipanti previsto.
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REGOLAMENTO
REGOLAMENTO PER I VISITATORI
IL BIGLIETTO DEVE ESSERE CONSERVATO FINO ALL’USCITA E MOSTRATO AL PERSONALE IN CASO DI CONTROLLI
L’acquisto del biglietto d’ingresso implica la sottoscrizione del regolamento di seguito riportato:
Mantenere la distanza di sicurezza nell’area antistante la biglietteria
Seguire i percorsi indicati mantenendo la distanza di sicurezza
– non formare assembramenti
– lavarsi le mani con prodotti igienizzanti prima di entrare nei bagni pubblici
Inoltre, si ricorda ai visitatori che non è consentito:
– cogliere fiori e frutti, asportare rami ed altre parti delle piante
– arrampicarsi sugli alberi, danneggiare piante, strutture architettoniche e attrezzature
– fumare e gettare sigarette e rifiuti di qualsiasi genere
– introdurre cani e altri animali
– accendere fuochi e scavare buche
– abbandonare viali e sentieri
– utilizzare biciclette, monopattini e mezzi di qualsiasi genere
– molestare la fauna (gatti, uccelli, anfibi e pesci)
– gettare sassi e ghiaia dentro fontane, laghetti, vasche, ruscelli e nei prati
– spostare le panchine
– giocare a pallone
– fare fotografie e riprese video a scopo commerciale senza autorizzazione
MUSEO Orto Botanico di Roma
La natura in mostra Nel centro storico di Roma
Storia dell’ORTO BOTANICO
L’Orto Botanico di Roma fa parte dei Musei della Sapienza Università di Roma. Si trova tra Via della Lungara e il Colle del Gianicolo. Ha origine nel lontano 1447, sotto il pontificato d Nicolò V (1447-1455), ma l’attuale sede alle pendici dei Gianicolo (largo Cristina di Svezia), risale al 1883, all’interno di Villa Corsini, la grande e famosa residenza della Regina Cristina di Svezia nella seconda metà del Seicento.
E’ interessante sapere che nel 1514 Leone X istituì presso l’Università di Roma (fondata da Bonifacio VIII nel 1303), la prima cattedra per l’insegnamento delle piante medicinali, in origine inclusa nell’insegnamento di medicina pratica. Questa decisione comportò il finanziamento di esplorazioni geografiche, sia per cercare nuove piante sia per raccogliere antichi testi botanici. Questa attività favorì la nascita dei primi orti botanici universitari. Nel 1566 Pio V affidò la cura del Giardino dei Semplici a Michele Mercati, noto naturalista. Da evidenziare il ruolo di Johann Faber, titolare della cattedra di lectura simplicium presso la facoltà di Medicina dell’Università di Roma, che fu prefetto dell’Orto Botanico pontificio dal 1601 al 1629 e fu il primo ricercatore a utilizzare il termine “botanica”, dal greco βοτάνη, pianta.
È considerato tra i più importanti d’Italia e forse tra i più antichi d’Europa, per estensione, ben 12 ettari, e grazie alla straordinaria varietà di migliaia di taxa; piante nostrane ed esotiche e specie provenienti da ogni parte del mondo, molte delle quali rare ed ultrasecolari, già presenti sul posto prima della trasformazione della zona in orto botanico. Le collezioni sono state disposte rispettando severi criteri scientifici: biogeografico, conservativo, ecc.
Appena entrati nell’Orto Botanico ci attendono due magnifici cedri monumentali dell’Himalaya (Cedrus deodara (Roxb. ex Lamb.) G.Don) alti oltre i trenta metri!
L’Orto Botanico è poco conosciuto ai romani e la sua posizione non facilita certo sua la visibilità. Fino a pochi decenni fa era difficile ricevere informazioni anche dai vigili e tassisti, come raccontano i due giornalisti.
Si può dare quasi una valutazione statistica della sua risposta: «Signori, al Colosseo? »
– Stelio Martini, Paola Lanzara, 1967
– Racconti –
« In fondo una scalinata di pietra verdastra, divisa in due rami da una successione di bacini ove scorre l’acqua. Si entra tn un bosco di alte elci, sotto il Gianicolo. Si vede, tra gli alberi, nell’alto, la fontana Paolina, il teatro è lassù, invisìbile. Le campane, gli uccelli, il mormorio. »
– Gabriele D’Annunzio, appunti sull’Orto Botanico di Roma
Le Collezioni dell’Orto Botanico di Roma
Una sintesi delle Collezioni di specie presenti nell’Orto Botanico di Roma che lo rendono tra i più significativi e belli da visitare in Europa e nel mondo.
Alberi monumentali
Sono ammirabili più di 340 alberi ultra-centenari fra questi: Agathis robusta (C. Moore ex F. Muell.) F.M. Bailey (LC, a basso rischio), Acer palmatum Thunb., Ehretia acuminata R.Br., Erythrina cristo-galli L., Nolina longifolia (Karw. ex Schult. & Schult.f.) Hemsl., Sequoia sempervirens (D. Don).
Tra gli esemplari plurisecolari: Platanus orientalis L., e l’imponente Quercus suber L.
Bambù
Tra le più ricche collezioni di Bambù d’Europa con 50 entità fra specie, sottospecie e varietà: Phyllostachys, Sasa, Bambusa e Pleioblastus. Fra i bambù è visibile un tratto delle antiche Mura Aureliane, sul lato meridionale dell’Orto Botanico.
Bosco romano
E’ un bosco con vegetazione spontanea, tipica di roma. Sono presenti lecci (Quercus ilex L.), roverelle (Quercus pubescens Willd.), farnie (Quercus robur L.), sughere (Quercus suber L.), aceri (Acer campestre L., Acer pseudoplatanus L., carpini bianchi (Carpinus betulus L.), allori (Laurus nobilis L.). Il ricco sottobosco con specie spontanee e i fusti di querce secolari ospitano sia il picchio rosso sia il picchio verde.
Gimnosperme
La collezione comprende specie dei generi Podocarpus, Pinus, Cupressus e Torreya, axodium distichum (L.) Rich., Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei, endemismo dei Monti Le Madonie (Sicilia). Da segnalare un individuo di Wollemia nobilis W.G. Jones, K.D. Hill & J.M. Allen, specie ritenuta estinta fino al 1994.
Giardino dei sensi
Il Giardino dei Sensi è formato da diverse aiuole in muratura con circa 40 specie identificabili al tatto, tra queste: pubescenza come in Senecio cineraria DC. e Stachys byzantina K.Koch.; olfattive: Melissa officinalis L. e Pelargonium graveolens L’Hér. Vicino alle specie sono presenti cartellini in Braille.
Giardino giapponese
Realizzato da Nakajima Ken, con giochi d’acqua, piccole cascate e due laghetti. Fra le 60 specie: Acer buergerianum Miq., Acer palmatum Thunb., Amelanchier canadensis (L.) Medik., Berberis thunbergii DC., Camellia japonica L., Magnolia stellata (Siebold & Zucc.) Maxim., Myrtus communis L., Pittosporum tobira (Thunb) W.T. Aiton.
Giardino mediterraneo
Sono presenti 170 fra specie, sottospecie e varietà: Quercus ilex L., Arbutus unedo L, Phillyrea latifolia L., Pistacia lentiscus L., Myrtus communis L.), specie australiane (Callistemon citrinus (Curtis) Skeels] ), specie originarie del Sudafrica (Polygala myrtifolia.
Tra le specie endemiche italiane: Euphorbia characias L., Matthiola sinuata (L.) R. Br., e Limonium narbonense Mill.
Orto dei semplici
Con “Semplici” si indicano piante medicinali (officinali) da “officina”: laboratorio farmaceutico.
Il Giardino conserva 300 entità fra specie, sottospecie e varietà, organizzate in aiuole, tra queste: Digitalis purpurea L., Atropa belladonna L., Hypericum perforatum L. e Aloe vera (L.) Burm.f.
Serra Corsini
Realizzata fra il 1860 e il 1870, è tra le prime serre ad aria calda del giardino di Palazzo Corsini.
La serra ospita una collezione di succulente: le Cactaceae con 170 entità fra specie, sottospecie e varietà; le Euphorbiaceae con 25 entità fra specie, sottospecie e varietà; le Crassulaceae con 50 entità fra specie, sottospecie e varietà. Nella serra sono visibili due vasche da bagno appartenute alla Regina Cristina di Svezia.
Serra monumentale
Realizzata nel 1877 da una ditta francese, ospita alcune euforbie con 8 specie, tra cui: Euphorbia abyssinica J.F. Gmel., Euphorbia tirucalli L.; rampicanti: Combretum indicum (L.) De Filipps e P etrea volubilis L.
La Serra espone una collezione di piante carnivore: 65 entità fra specie, sottospecie e varietà, e di Bromeliaceae con 48 entità fra specie, sottospecie e varietà).
Serra tropicale
La Serra Tropicale ospita ca. 200 specie di specie e ambienti tropicali e subtropicali. L’ambiente ha un’umidità costante dell’80% con temperatura fra 18°C e 20°C.
Sono presenti specie del sottobosco tropicale, palustri, foresta pluviale e palme: Phytelephas macrocarpa Ruiz & Pav., Aristolochia gigantea Mart., Cycas circinalis L. e Hibiscus schizopetalus (Dyer) Hook. f.
Vigneto Italia
Rappresentato da una collezione di oltre 150 varietà di vite delle venti Regioni Italiane. E’ considerato uno straordinario patrimonio viticolo italiano di studio, coltivate rispettando le stesse condizioni di suolo, clima ed esposizione dei territori di origine.
Palme
Rappresentate da ca. 40 specie coltivate all’aperto, tra queste: Phoenix, Trachycarpus e Sabal. Fra le specie rare: Brahea edulis H. Wendl. ex S. Watson, Nannorrhops. Fra le specie a rischio (Red List della IUCN (l’International Union for Conservation of Nature), sono presenti Jubaea chilensis (Molina) Baill, Phoenix theophrasti Greuter e Washingtonia filifera (Linden ex André) H. Wendl.
Piante acquatiche
Sono rappresentate da 32 specie, lungo un ruscello, un laghetto e da alcune vasche con muretto a secco. Tra le piante: Nelumbo nucifera Gaertn, Typha latifolia L., Cyperus alternifolius L.
Roseto
Il Roseto, con circa 250 entità tra specie e varietà, segue un tracciato con numerazione e collocazione progressiva. Tra queste le le antiche Rosa gallica L., e la Rosa canina L. Le rose coltivate dall’uomo nel corso dei secoli ha prodotto fiori diversi da quelli selvatici, per profumi, dimensioni e il numero di petali, superiore a 5.
Le Fontane storiche
Le fontane e i viali sono stati disegnati nel Settecento dal Fuga con lo scopo, riuscito, di creare un ambiente al visitatore in armonia con gli elementi architettonici e i bellissimi alberi piantati già dal Cinquecento e successivamente incrementati dai botanici dell’Università La Sapienza.
La Fontana degli undici zampilli è formata da una scalinata detta delle undici Fontane. Fu progettata da Ferdinando Fuga nel 1742 su elementi precedenti. La scalinata si presenta su tre rampe prospettiche, in alto ci sono cinque vasche sovrapposte munite di undici getti d’acqua.
La Fontana dei Tritoni si presenta con una grande vasca in marmo con forma quadriloba, al centro spuntano i due tritoni, che appoggiano su antiche strutture sommerse databili tra il I sec. a.C. e il IV sec. d.C. Ganno da fondale alla fontana le collezioni delle palme e delle conifere.
Le Quattro Fontane furono probabilmente disegnate del Pollastri. Sono posizionate nella parte piana dell’Orto; dall’aiuola delle palme, lungo il viale, fino alla Serra Francese.
La Banca del Germoplasma
L’Orto Botanico di Roma fa parte della Rete Italiana Banche del Germoplasma per la Conservazione ex situ della Flora Spontanea Italiana (RIBES). I semi sono conservati sotto vuoto; una parte a 4°C per l’utilizzo a breve termine e una parte a -20°C, per la conservazione a lungo termine.
« Il cancello d’ingresso dell’Orto botanico. Quanti saranno, da trenta anni in qua, i romani che hanno varcato questa cancellata? Appena alcune centinaia; e un migliaio, se si aggiungono gli studenti di scienze naturali che ogni tanto vi fanno una capatina.»
Visitare l’Orto botanico di Roma
Appena varcato l’ingresso la città scompare, ci si trova subito immersi in una grande quantità di vegetazione. I viali alberati, le fontane che disegnano i percorsi, le antiche serre, i giardini, fanno dimenticare dove viviamo. E’ la forza inarrestabile della natura. Una passeggiata un’inedita interamente dedicata alla storia dell’Orto e alle sue rare e splendide piante, senza farci mancare alcuni ruderi e grandi mura, che da secoli sembrano sostenere le pendici del Gianicolo. Visiteremo uno degli Orti botanici più antichi del mondo!
Ci condurrà la guida ufficiale e specializzata dell’Orto Botanico di Roma.
La durata è di circa 2 ore.
Contributo Guida
gratuito € (la domenica)
- Biglietto gratuito per: diversamente abili e relativi accompagnatori.
Costi per gli adulti
Biglietto di ingresso
4,00 €
Contributo Guida
4,00 € (gratuito per il 5 marzo)
Biglietto di ingresso
4,00 € (6+ anni)
gratuito fino a 5 anni
Contributo Guida
4,00 € da 5+anni
(gratuito per il 5 marzo)
* minori sempre accompagnati da un adulto
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