Roma
MUSEI CAPITOLINI
Visita guidata storico archeologica
IMPORTANTE! Per i gruppi è richiesta la prenotazione obbligatoria dei biglietti di ingresso al museo, che sarà effettuata dall’Associazione.
E’ fondamentale la prenotazione della visita in forte anticipo.
Roma
Piazza del Campidoglio, 1
Partecipanti*
Numero max: 14
Numero min: 8
*L'Associazione iLIVE si riserva la facoltà di annullare o modificare la visita in programma nel caso non venisse raggiunto il minimo di partecipanti previsto.
I nostri consigli
Percorso
Bambini
Da sapere
Sono escluse dal biglietto di ingresso le mostre in corso
Diversamente abili*
Percorso accessibile
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I magnifici
Musei Capitolini
La grande storia di Roma
IMusei Capitolini si trovano sul Campidoglio, il colle più sacro dell’antica Roma. La sua millenaria storia si concluderà con la caduta dell’Impero romano, destinato all’abbandono e all’incuria di cui il Medioevo sarà la fase più critica. Prenderà in questa fase storica il nome di Monte Caprino, per il passaggio dei pascoli di capre. Nell’VIII sec. si ha notizia di una chiesa dedicata alla vergine, sorta sui resti del tempio di Giunone Moneta. Siamo intorno al 1100 quando il Tabularium sarà modificato come roccaforte dalle potenti famiglie baronali in lotta tra loro, le quali cederanno il governo della città ai Senatori e da questo momento l’antico edificio romano diventerà il Palazzo Senatorio come oggi lo conosciamo. Il Palazzo affacciava sulla piazza, uno sterrato che ospitava il mercato, poi trasferito a Piazza Navona nel 1477. Nello stesso periodo, fu eretto il Palazzo dei Conservatori, destinato ad accogliere la magistratura elettiva (3 magistrati eletti dal ceto nobile), un edificio con portico e 2 piani che al suo interno iniziò ad ospitare una prima raccolta di antichità pertinenti il Campidoglio. È considerato uno dei Musei più antichi del mondo.
Michelangelo Buonarroti
Nel 1536 si attende la venuta di Carlo V, e si decide di abbellire i palazzi e la piazza che, presentandosi in maniera difforme e discontinua, necessitavano di un intervento progettuale di alto livello data anche la presenza di altri edifici. Fu affidato l’arduo compito a Michelangelo. Dai suoi disegni possiamo ricavare il progetto della piazza, che prevedeva la collocazione al centro della statua di Marco Aurelio. Progettò la nuova facciata del palazzo dei Conservatori e disegnò il prospetto dell’edificio che doveva presentarsi all sinistra della piazza, sarà il Palazzo Nuovo. Michelangelo non potè vedere terminati i lavori, alla sua morte (1564) gran parte dei lavori furono rivistati ed eseguiti da altri artisti e architetti. Si deve a Innocenzo X la ripresa dei lavori per il Palazzo Nuovo, che divenne solo dal 1734, la sede definitiva del Museo Capitolino.
La prime Collezioni
La collezione dei Musei capitolini è considerata la più antica del mondo. Nel 1471 il pontefice Sisto IV donò al Popolo Romano, alcune sculture in bronzo, oggi considerati capolavori: la Lupa (etrusca), lo Spinao, il Camillo, il bronzo dorato di Ercole e la colossale testa di Costantino. Negli anni successivi vi furono altre donazioni di illustri pontefici. Nel 1749 viene allestita la Pinacoteca per volere di Benedetto XIV, tra le numerose opere della collezione possiamo ammirare capolavori del Guercino, Domenichino, Caravaggio, Tiziano, Rubens.

"L’imperatore con la sua ombra, inizia, come l’indice acuto di una grande meridiana, a segnare il transito commisurato del tempo sull’elissi e sulle losanghe di quel pavimento..." - Michele Biancale, storico dell'arte italiano (1878-1961)
I Palazzi del Museo
Palazzo Senatorio
Sorge in epoca medioevale sui cospicui resti del Tabularium, l’antico archivio di stato romano, nel 1544 con i primi interventi. Nel 1580 riprendo i lavori sotto la direzione di Giacomo della Porta, la torre sarà progettata da Martino Longhi il Vecchio tra il 1578 e il 1583. La facciata sarà conclusa da Girolamo Rainaldi, con modifiche alla fontana voluta da Sisto V utilizzando antichi marmi romani del II sec. d.C. che raffigurano il Nilo e il Tevere.
Palazzo dei Conservatori
Iniziato nel 1563, fu portato a termine da Giacomo della Porta tra il 1564 e il 1568, sul rifacimento di un precedente stabile al tempo di Niccolò V. Deve il suo nome ai magistrati urbani che abitarono il colle dal XIII sec.
Palazzo Nuovo
Sul disegno del Palazzo dei Conservatori, nel 1603, sotto Clemente VIII, iniziano i lavori del secondo grande edificio che affaccia sulla piazza. Sarà portato a termine da Girolamo e Carlo Rainaldi.
Piazza Del Campidoglio
Sulla magnifica piazza, luogo tra i più belli al mondo, si affacciano i 3 stupendi palazzi che ospitano i Musei Capitolini: il Palazzo Senatorio, il Palazzo dei Conservatori, il Palazzo Nuovo, al centro della piazza è presente la statua equestre di Marco Aurelio. La piazza, già esistente con alcuni vecchi edifici, fu ridisegnata da Michelangelo per volere di Paolo III, ma solo nel 600 fu completata come all’incirca la vediamo ai giorni nostri, ad eccezione della stella centrale della pavimentazione, messa in opera nel 1940 da Antonio Mutioz, sempre su progetto di Michelangelo, come riscontrabile da un’incisione del 1567. Michelangelo conservò l’orientamento obliquo degli edifici realizzandone uno nuovo, chiamato appunto il Palazzo Nuovo, definendo così la visione prospettica verso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli. Disegnò la pianta della piazza leggermente a forma trapezoidale, facendola allineare verso la Basilica di San Pietro, al tempo luogo di assoluta centralità della vita politica della città.
Statua Equestre di Marco Aurelio
Al centro della piazza è stata collocata una copia, mentre l’originale è visibile nel grande salone del Palazzo dei Conservatori, dopo un lungo restauro decennale. Il basamento del grande bronzo è invece originale, eseguito nel 1538 su disegno di Michelangelo quando la statua venne trasportata qui dal Laterano.

« Qui è il tesoro delle antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera. »
Il grandioso Tempio di Giove Ottimo Massimo
Nel grande salone del Palazzo dei Conservatori sono visibili gli avanzi cospicui del cosiddetto «passaggio del muro romano», sono i resti in blocchi di cappellaccio del muro di fondazione, alti fino a circa 5 metri, dell’imponente e antico tempio di Giove Ottimo Massimo, Giunone e Minerva. L’edificio fu eretto nel VI a.C. per volere del re Tarquinio Prisco e proseguito da Tarquinio il Superbo in un’area occupata precedentemente da antichi sacelli Terminus e Iuventus, i quali furino inglobati all’interno del grande tempio, il tempio fu terminato successivamente dal console Orazio Pulvillo nel 309 a.C.
Fu scelta l’altura di destra (Capitolium), su un’area interessata da are, sacelli, monumenti onorari, trofei e portici. Altri templi erano presenti lungo le pendici del colle in direzione dell’antico vico Iugario, ancora visibile, e verso il Foro Olitorio, dove Livio racconta della presenza di altri templi dedicati a Giove Feretrio, a lui fu dedicato il primo tempio eretto a Roma da Romolo per conservare le spoglie tolte al re dei Ceninesi.
Dimensione a architettura del tempio
Il tempio ebbe grande importanza di culto per i primi re etruschi, per continuare la sua funzione sotto la Repubblica romana, fino al periodo imperiale e saranno solo gli assedi dei nemici (Genserico) di Roma a decretarne la sua fine intorno al IV sec. dopo circa 1.000 anni di continuità storica e rituale! Le sue dimensioni ne sono la testimonianza: l’edificio è a pianta quasi quadrata con tre celle (di cui quella centrale più larga), il suo basamento misurava circa 62 metri in lunghezza e 53 metri in larghezza. La platea copriva una superficie di circa 15.000 metri quadrati e probabilmente si poteva già considerare uno dei più grandi templi – etrusco/italico – finora conosciuti. L’accesso si presentava con una grande scalinata che immetteva sulla facciata esastila (con sei colonne disposte su tre file) e con un profondo pronao. Grandioso doveva essere l’effetto che da lontano offriva a chi si recava in città da diverse direzioni, data la sua posizione di spicco sul colle.

Il culto
Il tempio fu dedicato alla triade capitolina. All’interno delle celle erano collocate le statue di culto: al centro quella di Giove, a sinistra quella di Giunone, a destra quella di Minerva. Dai raccontano degli storici possiamo ricostruire il percorso trionfale che i generali romani vittoriosi, che percorrevano per raggiungere il Tempio di Giove lungo il Clivo Capitolino, la salita che portava al Sacro Colle, partendo dalla Velia per terminare sull’Arx, attraversando la via Sacra del Foro.
L’incendio
Il tempio rimase quasi intatto fino all’83 a.C., prima della sua totale distruzione a causa di un violento incendio. Fortunatamente si decise di ricostruirlo e nel 69 a.C. fu nuovamente inaugurato. Il suo nuovo aspetto, come raccontato da autori antichi, si presentò magnifico, per grandiosità e per la ricchezza delle decorazioni. Alcune testimonianze descrivono le colonne utilizzate in marmo pentelico alte 10 metri, forse trasportate dell’Olimpieion di Atene, la quadriga che ornava il grande tetto in bronzo dorato e la grande statua di Giove realizzata in oro e avorio.
La scoperta in epoca recente
Nel 1998 durante i lavori di restauro del Giardino Romano del palazzo Caffarelli, vennero alle luce una parte delle massicce mura di fondazione in blocchi di cappellaccio del tempio di Giove Capitolino. Grazie a questa indagine si potè ricostruire l’impianto del tempio e dell’area circostante e le modalità di costruzione.
Le ricostruzioni museali
Antistante il grande muro la visita continua nel settore dedicato al tempio come doveva presentarsi sin nell’antichità, sono esposti i bellissimi resti delle sue decorazioni, alcuni riportano i colori originali, ricostruzioni in 3D e interessantissimi pannelli che riproducono il Campidoglio dalle sue origini alle prime fasi di insediamento umano e come doveva presentarsi dopo la nascita di Roma e la fase di costruzione del tempio. E’ senza dubbio una momento di grande interesse di questa visita che ripercorrerà una delle fasi storiche più importanti della città destinata a diventare un grande e duraturo impero.


Le Sale e le Collezioni del Museo
I Musei Capitolini raccolgono diverse collezioni di antichità romane: bronzi, celebri marmi di eroi, dei e figure mitiche, ritratti imperiali, decorazioni degli appartamento dei Conservatori, resti archeologici di templi e antichi edifici, dipinti.
Pinacoteca Capitolina
Seppellimento di Santa Petronilla
Il Guercino (Giovanni Francesco Barbieri)
– 1621-1623
Galleria Lapidaria
Collezione epigrafica capitolina.
(Piano -1 Galleria sotterranea che collega i palazzi capitolini)
– 1952
Marco Aurelio
La statua equestre in bronzo dorato di Marco Aurelio (176-180 d.C.) rappresenta uno dei capolavori universali in mostra nel Palazzo dei Conservatori. L’imperatore è ritratto a cavallo mentre alza la mano destra come segno di pacificazione con i popoli conquistati. Ammirarla da vicino suscita sempre grande stupore nel visitatore.
« Volgi subito lo sguardo dall’altra parte, alla rapidità dell’oblio che tutte le cose avvolge, al baratro del tempo infinito, alla vanità di tutto quel gran rimbombo, alla volubilità e superficialità di tutti coloro che sembrano applaudire… Insomma tieni sempre a mente questo ritiro che hai a tua disposizione, in questo tuo proprio campicello. »
Marco Aurelio (4.3)
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Palazzo dei Conservatori
Palazzo Nuovo
Palazzo Senatorio
(Tabularium)
Palazzo Clementino Caffarelli
Pinacoteca Capitolina
Tempio di Giove Massimo

Le raccolte capitoline nella Centrale MontemArtini
Nel 1997 viene aperta al pubblico una mostra semipermanente, di una parte della collezione capitolina, nella ex Centrale Montemartini sulla via Ostiense, a poca distanza da Porta San Paolo. La decisione fu presa a seguito dell’esigenza di collocare tutte quelle opere, di alto valore storico e artistico che, temporaneamente, avrebbero dovuto spostarsi nel magazzini del museo duranti i lavori di ristrutturazione di alcune delle sue sale e alcun aree prospicenti, come i giardini del Palazzo Caffarelli..
In particolare era impensabile “nascondere” stupendi elementi decorativi scoperti duranti i lavori ottocenteschi di risistemazione dei quartieri dell’Esquilino, Quirinale, Viminale, o come le scoperte di antiche testimonianze dello stesso Campidoglio, o gli scavi per la rivalutazione dell’area del Teatro di Marcello o, purtroppo, quanto trovato durante lo sbancamento dei quartieri medioevali insistenti sull’area storica interessata anticamente dalla Velia, che diventerà via dei Fori Imperiali.
VISITA CON NOI LACENTRALE MONTEMARTINI
Visitare i Musei Capitolini
E’ una delle visite che ogni romano dovrebbe intraprendere nella sua vita. Dopo una breve descrizione storica/visiva della meravigliosa piazza del Campidoglio l’ingresso ai musei partirà dal Cortile di Palazzo dei Conservatori, nucleo fondamentale del Museo, salendo lo scalone si accede al piano superiore con le sale e l’area del Tempio di Giove, continua lungo la galleria lapidaria, il grande cortile del Tabularium con affaccio sul Foro Romano, e in ultimo si accede al Palazzo Nuovo per continuare la visita alle collezioni.
La durata è di circa 2 ore.
IMPORTANTE!
La Pinacoteca non fa parte di questa visita che allungherebbe l’orario di circa il doppio del tempo per la ricchezza delle sue opere. A lei è dedicata visita specifica.
I Musei Capitolini rappresentano lo stupendo e cinqucentesco scenario architettonico della piazza del Campidoglio. La piazza prende il nome dall’antico e sacro colle che la ospita, al quale la nostra Associazione riserva un’approfondita e coinvolgente visita guidata, tra le sue pendici e antichi clivi e vicus, per scoprire cosa nasconde il millenario sito che vide la nascita dell’Asylum (area voluta da Romolo riservata ad accogliere le genti italiche di altre tribù che formeranno la Gens Romana) e il tempio di Giove Feretrio (costruito da Romolo), considerato il più antico dalla nascita di Roma.
Biglietto di ingresso
€ 13,50 (Capitolini + Centrale Montemartini)
€ 11,50 (Ridotto)
Questo Museo fa parte del circuito Musei in Comune di Roma e prevede l'ingresso gratuito per i possessori della Mic Card.
IMPORTANTE! Prima di partecipare alla visita verificare la scadenza della Card, se necessario, si dovrà rinnovarla nei punti autorizzati.
Non è possibile il rinnovo il giorno stesso della visita.
Costi per gli adulti
Biglietto di ingresso
€ 10,50 (Per i residenti in Roma Capitale)
€ 8,50 (Ridotto)
Contributo Guida
+
2,00 radioguide (obbligatorie per le regole anticovid)
Biglietto di ingresso
gratuito sotto i 18 anni
Contributo Guida
5,00 € da 11 a 18 anni
* minori sempre accompagnati da un adulto
La partecipazione è riservata ai Soci
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