Visita al Sepolcro degli Scipioni

Mag 13, 2019 | Roma Archeologia

Bruto Capitolino

GLI SCIPIONI A ROMA

Visita la Sepolcro degli Scipioni
∼ 12 maggio 2019 ∼
Scipione l'Africano - busto in marmo

Publio Cornelio Scipione "l'Africano"

Militare e politico romano
(235 a.C. – 183 a.C.)

Roma, nonostante la minaccia di pioggia, con grande fiducia ci rechiamo verso l’ingresso principale del Sepolcro degli Scipioni, sito in via San Sebastiano n.9; tratto di strada che ripercorre fedelmente l’antica via Appia al I° miglio. Ci troviamo a ca. 500 metri dal piazzale Numa Pompilio, dove, un tempo, vi era Porta Capena, oramai scomparsa, la quale segnava l’inizio della regina viarum: l’antica via Appia.

Note storiche dell’anno 145 a.C.

Ci troviamo nel Parco degli Scipioni, su un’area di circa 16.000 mq compresa tra due antiche vie: l’antichissima via Latina e la via Appia. Il sepolcro si trova tra Porta S. Sebastiano e Piazzale Numa Pompilio, su questo affacciano le grandi terme di Caracalla, la Basilica di Sisto Vecchio, dove si incrociano importanti vie che portano all’Eur, a San Giovanni e verso il Tevere. Ancora a pochi metri ma dalla parte opposta intravediamo le Mura Aureliane e Porta San Sebastiano. L’intera zona toglie il fiato per la grande presenza del verde circostante che sembra proteggere ogni pietra, monumento e resti archeologici di antica età a ricordo della grandezza e importanza che, gli antichi romani sin da subito, attribuirono alla via Appia. Atmosfera che i romani conoscono bene, percorrendo in auto, molto meglio a piedi, l’antica via.

Gli Scipioni furono una estesa e numerosa famiglia dal ramo della gens Cornelia che a partire dal V secolo a.C. ebbero importanti ruoli pubblici, politici e soprattutto militari, infatti questa famiglia fu sostenitrice di una politica espansionistica romana nel Mediterraneo: Scipione Africano vince su Annibale nella seconda guerra punica; Scipione Emiliano trionfa a Cartagine nella terza guerra punica. Si deve al suo capostipite Lucio Cornelio Scipione Barbato, console romano nel 298 a.C., la costruzione del grande sepolcro monumentale in onore e ricordo della sua famiglia; qui sono proprio le sue spoglie a trovare riposo nel bellissimo sarcofago che ancora oggi si vede nel suo posto originario (è una copia fedele dell’originale presso i musei Vaticani) di fronte all’ingresso in fondo all’ingresso del  monumento. Innegabili sono le sue forme che ricordano gli altari della Magna Grecia.

L’intera area è ricca di antiche vestigia di diverse età, a testimonianza dell’uso prolungato per lunghi anni, tra cui una calcara di età medievale, molto simile a una fornace per la preparazione di materiali di edilizia, ahimé riutilizzando antichi marmi; un edificio funerario che sembra una piccola catacomba con ipogeo datato al IV sec d.C., considerato un edifico non comune per alcune particolarità costruttive ancora oggetto di studio; un bellissimo colombario ancora affrescato di cui sono visibili le olle cinerarie anche se mancanti di iscrizioni ma di grande interesse sia per gli affreschi sia per le ottime condizioni di conservazione dell’intera struttura. Gli esterni offrono una vista, che potremmo definire di “antichità romane”, che tanto attraeva viaggiatori, scrittori e poeti che a Roma trovarono un luogo ideale di ispirazione e in alcuni casi anche di sentimenti melanconici per un passato che più non c’è.

Dipinto Zattera Medusa
INFORMAZIONI UTILI

Luogo
Sepolcro degli Scipioni

Indirizzo
Via di Porta San Sebastiano, 9, Roma

Ingresso
Biglietto a pagamento
Gratuito per i possessori MIC card

Sito ufficiale
sovraintendenzaroma.it

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