La musica raccontata da Louise Marie

Louise Marie
Pianista, Organista, Musicologo
Capo dipartimento di Musicologia
Bach Archiv di Lipsia
Premessa alla XXVII puntata di martedì 1 Giugno 2021
A quasi 270 anni dalla sua apparizione nel mondo, la Messa in Si minore resta circondata dal mistero. Perché Bach – uno o due anni prima di morire, fra il 1748 e il 1749 – decise di mettere insieme pezzi vecchi (numerosi) e nuovi (pochi) della sua sterminata produzione vocale-strumentale, per costruire una monumentale composizione suddivisa secondo l’Ordinario della messa in latino?
Nonostante un secolo e mezzo di ricerche, di preciso non lo sappiamo. Sul motivo per cui il compositore abbia deciso di completare il Kyrie e il Gloria, inviati nel 1733 al principe elettore di Sassonia per banali scopi di bottega (la richiesta di un titolo onorifico utile a rintuzzare le pretese dei suoi datori di lavoro a Lipsia), realizzando una vastissima “Missa tota”, possiamo soltanto avanzare ipotesi.
Quello che constatiamo è che, apparentemente all’improvviso, il genio che aveva scritto le Passioni, centinaia di Cantate (da chiesa e profane), decine di Concerti e tanti pezzi per organo, per clavicembalo, per strumenti vari; l’uomo riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei maggiori musicisti di chiesa e di corte della sua epoca, che trattava alla pari con le teste coronate, alle quali offriva saggi strabilianti della sua immensa “scienza musicale”, diventa un eroe della musica assoluta, senza commissione e senza destinazione, se non se stesso. Il primo nella storia. Non solo non esiste prova di alcuna esecuzione della Messa in Si minore negli anni intorno alla morte del compositore (avvenuta nel 1750) o nel periodo successivo, ma non c’è traccia di specifici incarichi per la sua realizzazione. E del resto, la composizione è così vasta che la sua funzione liturgica è esclusa “ipso facto”, non diversamente da due successivi capolavori sacri dell’Ottocento che a questa Messa debbono molto, almeno “ideologicamente”, la Missa Solemnis di Beethoven e la Petite Messe Solemnelle di Rossini.
Louise Marie
I MISSAKyrie e Gloria
- Kyrie eleison (coro a 5 voci)
- Christe eleison (duetto per due soprani con violino obbligato)
- Kyrie eleison (coro a 4 voci)
- Gloria in excelsis (coro a 5 voci)
- Et in terra pax (coro a 5 voci)
- Laudamus te (aria per soprano con violino obbligato)
- Gratias agimus tibi (coro a 4 voci)
- Domine Deus (duetto per 1° soprano e tenore)
- Qui tollis peccata mundi (coro a 4 voci)
- Qui sedes ad dexteram Patris (aria per contralto con oboe d’amore obbligato)
- Quoniam tu solus sanctus (aria per basso con corno da caccia obbligato)
- Cum Sancto Spiritu (coro a 5 voci)
IISymbolum Nicenum
- Credo in unum Deum (coro a 5 voci)
- Patrem omnipotentem (coro a 4 voci)
- Et in unum Dominum (duetto per 1° soprano e contralto)
- Et incarnatus est (coro a 5 voci)
- Crucifixus (coro a 4 voci)
- Et resurrexit (coro a 5 voci)
- Et in Spiritum Sanctum (aria per basso con oboi d’amore obbligati)
- Confiteor (coro a 5 voci)
- Et exspecto (coro a 5 voci)
IIISanctus
- Sanctus (coro a 6 voci)
IVOsanna, Benedictus, Agnus Dei et Dona Nobis Pacem
- Hosanna (coro doppio a 8 voci)
- Benedictus (aria per tenore con violino obbligato)
- Hosanna (doppio coro a 8 voci – ripetizione)
- Agnus Dei (aria per contralto con violino obbligato)
- Dona nobis pacem (coro a 4 voci)
LOUISE MARIE
Biografia

Pianista, organista, musicologo e produttrice radiofonica, Si laurea in Pianoforte principale presso la Hochschule fuer Musik und Theater di Lipsia con il M° Jacques Ammon e in organo principale e composizione organistica con il massimo dei voti e la lode con il M° Theo Flury specializzandosi nel repertorio organistico romantico - contemporaneo, a Roma presso il conservatorio di Musica “S.Cecilia” in Musica da Camera con il M° Marco Lenzi e in Musicologia con il M° Lucia Bonifaci e si specializza con Andràs Schiff sull’opera per tastiera di J.S. Bach. In questo periodo, data la sua spiccata predisposizione per l’ interpretazione delle opere pianistiche di W. A. Mozart e di F. J. Haydn, viene invitata come interprete solista nelle stagioni concertistiche dell’ Accademia Filarmonica Romana, dove riscuote un ottimo successo di critica [...]
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